Diari da Apocalypse World – Parte Seconda: La Prima Sessione

Buona Apocalisse a tutti.

Il secondo Diaro (il primo lo trovate qui: https://www.gdrplayers.it/diari-da-apocalypse-world-parte-prima-il-manuale/) è frutto della mia prima sessione ad Apocalypse World.
Vi segnalo anche una recensione del gioco più “didattica” dei miei Diari, scritta qualche mese fa da Matteo/Triex: https://www.gdrplayers.it/apocalypse-world-recensione-gdr/

Fluidità.
Nient’altro che fluidità, ecco qual’è la mia prima e più forte impressione dopo la prima sessione di gioco.
Ora ho capito perché Baker usa la metafora della valanga per indicare il succedersi delle mosse nel gioco.
E’ stato tutto estremamente scorrevole, facile, pulito. Ci siamo seduti, abbiamo giocato, abbiamo fatto tutto secondo le regole (o quasi… qualche errore veniale da “prima volta”) e il risultato è stata una narrazione per nulla faticosa, rilassata e cordiale al tavolo, ma estremamente pregnante e densa di eventi nella fiction: una molla che ha provocato un sacco di domande che pretenderanno risposta nelle prossime sessioni, esattamente come dovrebbe essere una prima sessione! Riuscirà Jenny Donovan, MI, a salvare la vita di Rum? Qual’è il vero ruolo di Goldman nella discarica-città? Meat sventrerà Goldman? Qualcuno riuscirà a farsi Midnight? Monk è veramente morto? E la sua banda, come è messa?

Eravamo un gruppo decisamente affiatato, io, Lavi, Katia e Luca, Maestro di Cerimonie il triex, che è il più “esterno”.
Le regole sono state spiegate in… quanto? Dieci minuti? Quindici? non di più. Poi sul tavolo sono stati sparsi i booklet, che sono le indicazioni per come costruire i propri personaggi e tutto quello che serve per giocare, se non vuoi fare il Maestro di Cerimonie.

C’erano tutti gli archetipi tipici della post-apocalisse: il Gunlugger con più pistole che proiettili, il Chopper e la sua banda di motociclisti, l’Hocus e il suo mistico culto di fanatici…
La lotta è stata serrata, ma alla fine ciascuno ha avuto in mano il proprio manualetto (un A4 fronte-retro. Scarso) e ha seguito passo passo le istruzioni per creare il proprio personaggio. Non è prevista la fase “creare un background”, la storia passata del PG la si scopre giocando, ma per me è stato inevitabile dargli un po’ di carne, un po’ di passato. In mezz’ora, presa molto rilassata e con alcune difficoltà linguistiche (la Katia, se non è ubriaca, non capisce molto bene l’inglese), eravamo pronti per giocare.

Il sistema ha veramente scalciato al momento di definire gli HX. Vedete, gli HX sono delle statistiche che valutano la storia trascorsa tra i PG, quanto bene si conoscono. Per definirli, all’inizio, si fa un giro del tavolo. Ciascun personaggio ha le sue regole, le sue cose da dire, in modo da assegnare questi valori. Per esempio io ho scelto il Faceless, il personaggio col volto coperto dalla maschera che, qualunque cosa succeda, avanza inarrestabile verso il suo obiettivo (l’ispirazione principale è Lord Humungus in Mad Max 2… però il mio è puccioso! XD ).
La Mossa del Faceless, per quanto riguarda gli HX dice: “Quando è il tuo turno dì quale altro personaggio ti ha aiutato in passato a fare qualcosa di orribile. Con quel personaggio hai HX +2”. Io mi sono guardato attorno e, ad istinto, ho scelto Midnight, il personaggio della Katia, una Battlebabe (l’occhio del ciclone, il centro della battaglia, quella da cui dovresti distogliere gli occhi ORA… ma non puoi farlo, sei attirato come una falena alla fiamma…). Assieme abbiamo deciso che il mio Meat e Midnight avevano fatto cose brutte persino per gli standard del Mondo dell’Apocalisse alla banda di Monk, motociclisti che come unica colpa avevano l’aver provato ad unirsi alla nostra comunità, stanziata su una discarica: non che fossero stati aggressivi, però le risorse per tutti non c’erano e la faccenda doveva essere risolta…

Un piccolo fiocco di neve su una collina…

Costruendo su quanto era stato detto il Maestro di Cerimonie ha iniziato la sessione chiedendo a Meat dov’era: “Su un cumulo di rottami a fare manutenzione la mia armatura”, ho risposto. “Bene,” fa lui, “Vedi arrivare tre tipi armati, che ti puntano e ti dicono che dovete parlare di Monk”.

E’ finita col capo dei tre sventrato (non ho scelto il Faceless per mandarla a dire) e con me che godevo potentemente nel poter dire come Meat aveva avanzato lentamente e inesorabilmente verso il capo, ignorando i proiettili che gli rimbalzavano addosso (è una delle Mosse del Faceless, la prima che ho preso… troppo figa per lasciarla lì).

Il fiocco si trasforma in una minuscola palla di neve…

Goldman il Savyhead (il personaggio di Luca, una sorta di guru-meccanico, l’uomo che Risolve Problemi, sia con le macchine che con le persone… almeno quando non ne crea!), che è una persona importante, viene avvertito dell’intrusione da un ragazzo, Rum: “Hanno incontrato Meat!” “Allora non sono più un problema” XD
Nella scena Goldman interagisce un po’ col ragazzo, e, al prezzo di una barretta proteica, lo manda in avanscoperta. Nella scena iniziamo a conoscere la spregiudicatezza dell’obeso meccanico, che alla fine si mette in viaggio col suo camion armato: c’è da fare qualcosa per questa faccenda!

La palla di neve inizia a rotolare…

Midnight e Jenny Donovan (una militare dell’Età dell’Oro, un Quarantine messo in stasi criogenica più di cinquanta anni fa e appena scongelato, un’innocente, per quanto riguarda gli orrori del Mondo dell’Apocalisse), stanno parlando nella baracca di Midnight, costellata di preziosi cimeli dell’Età dell’Oro (La Gioconda chiude una finestra, giusto per vomitare un po’ di apocalisse…), non si capiscono, provengono da mondi diversi. La Lavi e Katia si divertono a giocare la loro iterazione senza dadi, contrariamente a quello che avevamo fatto io e Luca. Escono, incontrano Meat. Scopriamo che va abbastanza d’accordo con le due, specialmente con Jenny, che lo considera la persona più normale lì in mezzo (un tizio con una maschera da soft-air con innesti metallici, un’armatura da football rivettata, un machete uncinato e che avrà detto sei parole in tutta la sessione… come no… equilibratissimo…).
Arriva Goldman col suo camion. Ci carica.
Il Maestro di Cerimonie guarda il Vellu e: “Goldman, chi c’è al tuo fianco, sul camion?” Ah, c’è qualcuno sul camion oltre a noi? Buono a sapersi, neppure il Vellu lo sapeva, grazie MC. Il Vellu ci pensa e… “Gnarly, un ragazzo che uso come carne da cannone per attirare il fuoco nemico!” la MC fa domande come un folle: “E perché lo accetta?” “E’ un minorato mentale, io lo sfrutto”.
Oh, cazzo.

La palla di neve si è ingrossata, inizia a staccare costoni di neve dal fianco della collina…

Goldman Apre il suo Cervello al Maelstrom Psichico per trovare i due sopravvissuti alla “chiaccherata” con Meat. Li trova, con alcuni amici, ma questi hanno già ferito a morte Rum, il ragazzino. Goldman e Midnight se ne fregano, e inseguono i predoni, Meat e Jenny non sono così crudeli, e saltano giù.
Rum sta morendo, Meat Agisce Sotto il Fuoco Nemico per rianimarlo, ce la fa, ma non basta. Jenny tenta il tutto e per tutto: rivela l’esistenza della sua camera di stasi e congela il ragazzo. Per ora scongelarlo significherà ucciderlo. In futuro forse sarà possibile farlo con sicurezza… forse.
Nel frattempo Midnight e Goldman inseguono la jeep dei predoni, poco più che ragazzi, nel deserto, mentre arriva una tempesta. Li prendono, li uccidono. Midnight decapita una ragazza perché, basilarmente, faceva troppo casino e nessuno le punta contro una pistola. Arriva una tempesta. Gnarly urla, la ragazza gli piaceva. Goldman, che è un cuore d’oro, lo chiude fuori dal camion, unico rifugio disponibile.
Toc… toc… tocc… Gnarly batte sulla portiera. Tocc… toc… toc… …. … toc…. … … .. toc… …. …. .. .. …. …. .. .. . Il vento ulula.

Una valanga si è staccata dalla collina! Rotola a valle e niente potrà fermarla!

Perché racconto tutto questo, con questo dettaglio? Perché è straordinario vedere come è stato creato. Una semplice Mossa iniziale, su cui è stato costruito, e costruito… le Mosse fatte durante il gioco hanno contribuito a dare potenza e direzione alla storia e tutto è uscito così, naturalmente, con una semplicità che mi ha, onestamente, stupito.
Ogni volta che si prendevano in mano i dadi, ogni volta che la MC faceva una sua mossa, seguendo le regole del gioco la ruota della fiction prendeva velocità. Non c’erano tempi morti, prendere in mano i dadi non significava rallentare il gioco, anzi…
Una cosa a cui dovrei essere già abituato, in effetti, dato il mio amore per i giochi le cui regole aiutano piuttosto che ostacolare, ma che Apocalypse World porta a livelli stratosferici, che hanno sinceramente stupito.
Quando Baker descrive il gioco come un semplice dialogo, non scherza. Il gioco prosegue fluido, come una chiaccherata tra amici, e si sviluppa naturalmente in direzioni inaspettate e, dopo un po’ diventa inarrestabile.
Una valanga di idee, spunti e domande.
L’esperienza è stata enormemente soddisfacente anche per i miei compagni di gioco, tanto che la sera, per soddisfare anche Mario, che era rimasto escluso dalla formazione iniziale per un mio fraintendimento, ci si è messi d’accordo per aprire un’altra sessione del gioco, con un paio di persone nuove e il sottoscritto che proverà a fare da Maestro di Cerimonie.

Non vedo l’ora di giocare anche in quella veste, così come non vedo l’ora di proseguire questa vicenda. In un paio d’ore di gioco mi ha preso enormemente, mi ha coinvolto e divertito. Ho provato una sincera rabbia verso Goldman, quando ha lasciato morire Gnarly e, decisamente, Meat avrà qualcosa da dire sulla vicenda, appena lo scopre. E Midnight? Ha mostrato la scollatura per mezza sessione, pur di ottenere quello che voleva… prima o poi dovremo vedere una scena di sesso, o la corda si spezzerà. Midnight la darà veramente via come merce di scambio o è tutta scena? E Jenny? Per ora ha strappato la promessa a Meat di non rivelare l’ubicazione della sua camera di stasi, ma non so quanto reggerà, nonostante l’affetto del Faceless per il Quarantine. E Goldman è davvero così cattivo come sembra?
Domande, domande… Tutti noi, Maestro di Cerimonie compreso, non vediamo l’ora di vedere le risposte, di giocare le risposte.
Un gran gioco, anche alla prima prova dei fatti, quella basata sull’emotività. Vediamo quando mi sarò “raffreddato” abbastanza da fare un’analisi più spassionata.
Sentitevi liberi di commentare, stralciare e insultare anche questo diario, ogni feedback, se ragionato, è il benvenuto.
Il prossimo capitolo sicuro sarà dopo la mia esperienza come MC, oppure non appena avrò un’altra esperienza altrettanto significativa col gioco: chissà magari la seconda sessione di questa campagna sarà ancora più emozionante della prima! Di sicuro sarà interessante vedere i Fronti (il sistema di preparazione della MC dalla seconda sessione in poi) all’opera.

Un saluto apocalittico a voi tutti. ^^

Pubblicato da Aetius

Giocatore indie radicale e desideroso di tante, tante novità nel gioco.

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PROMO

3 commenti su “Diari da Apocalypse World – Parte Seconda: La Prima Sessione”

  1. Claudio Vai al profilo 31 Gennaio 2011 – 08:39

    per chi fosse interessato ad AW è stato annunciato da Narrattiva l’acquisto dei diritti di traduzione e l’uscita (incrociando le dita) per Lucca 2011

    1. TomStardust Vai al profilo 31 Gennaio 2011 – 11:39

      Novità interessante, peccato dover aspettare ancora un po’ 🙂

  2. Zaidar 13 Ottobre 2011 – 16:48

    Enfasi comprensibile, ma tutto quel che hai detto, alla fine, lo fai con qualsiasi GDR e un gruppo affiatato. Potresti scendere più nel dettaglio e spiegarci cosa c’è davvero di così buono nel sistema?

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