Il gusto del delitto – Depistaggi

Disclaimer: Questo pezzo non l’ho scritto io, ma Ezio Melega, in questa discussione: http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=3725. Ho ricevuto il permesso di pubblicarlo qui in sua vece.

Leggendo un po’ in giro per la rete ho notato un minimo di confusione e perplessità sui Depistaggi (Red Herrings), e, dato che ne ho visti diversi, ho deciso di provare a scrivere qualcosa in proposito.

Non aggiungerò molto a quanto Graham ha già scritto sul manuale (è effettivamente chiarissimo), ma cercherò di mostrarvi come un Depistaggio ha funzionato in una delle mie partite. Per farlo scomoderò Lady Margaret, che è stata protagonista del depistaggio che, in assoluto, ricordo meglio.

Buongiorno, Lady Margaret, si accomodi pure.
“Non ho certo bisogno del suo permesso, giovanotto!”

Immaginatevi Lady Margaret come una vecchina inglese, energica e decisa, con la totale ossessione per il controllo e la forma (è un’amica molto stretta della Lavinia, sapete… chi la conosce ha già capito che tipo di persona è Lady Margaret) e stravede per Mr. Fusspot, il suo vecchio carlino flautulente.

Lady Margaret, lei sa che tutti, in questa casa, sono sospettati per la morte di Lord Rufus. In particolare a noi del Yard risulta che lei e la vittima foste… come dire… intimi.
“Signore, come si permette? Eravamo fidanzati, ma poi lui è partito per servire l’Impero tra i selvaggi di Calcutta!”
Mi piacerebbe comunque sapere, col suo permesso, come mai la notte dell’omicidio lei è stata vista uscire dalla camera di Lord Rufus. E’ sicura che i vostri rapporti di gioventù fossero terminati?

Sto Investigando Lady Margaret. Sono sfortunato e qualcun altro al tavolo vince il tiro di dado. Lady Margaret tira un sospiro di sollievo, sollevando Mr. Fusspot sulle ginocchia, ma non è detta l’ultima parola. Chi ha vinto il tiro ritiene che sia interessante mettere sulle spine Lady Margaret, che la vicenda abbia bisogno di un po’ di pepe e chiede un depistaggio.
Il giocatore che lo chiede può avere mille motivi, ma quello che ho visto più spesso è quello per cui, basilarmente, si gioca al Gusto: si vuole lanciare una sfida ad un giocatore. Chi ha vinto il nostro tiro di dado sta sfidando Lady Margaret a tirare fuori il meglio di sé, come e di più che se volesse il Dado Bianco durante una Scena.

Vedete, tutti al tavolo sanno che Lady Margaret ha qualcosa da nascondere. Nessuno, neppure Lady Margaret sa ancora di preciso cosa, ma di sicuro qualcosa c’è. Cosa c’è di più naturale, quando si nasconde qualcosa, di parlare per sviare i sospetti? Più grosso è, meglio è, più attirerà l’attenzione, no?
Ecco, questo è il Depistaggio.
Però Scotland Yard è un mastino, non molla la presa così facilmente. Se gli dai qualcosa di equivalente a quello che ha già afferrato non abboccherà. Devi dargli qualcosa di più grosso, qualcosa di così puzzolente che sconvolga persino quel finissimo segugio che è l’Ispettore Cross. Qualcosa che possa costituire un movente apparentemente altrettanto valido di quanto non sia già la “pista” sulla scheda del sospettato. Ovviamente questa falsa pista non deve essere correlata all’investigazione e al delitto. Non deve proprio centrare nulla.

“Siete un barbaro, signore, ma se proprio mi costringere, allora parlerò, infangando la memoria di quel santo di Lord Rufus. Non vorrei, ma sappiate che mi avete costretto. Ebbene… Lord Rufus… Michael… era un pervertito! Indossava biancheria da donna! Me la rubava, ci si strofinava, la portava tutti i giorni! Che sconcerie ci faceva! Ero solo andata a riprendermi quello che è mio! Oh, signore, che vergogna! Non ascoltare, Mr. Fusspot caro!

Cosa c’entrava tutto questo? Assolutamente nulla. Gli odi tra Lord Rufus e Lady Margaret nascevano (e tutti lo sapevamo, perché l’avevamo visto) da tutt’altro. Quella della biancheria da donna è chiaramente qualcosa di completamente slegato dal contesto di quanto avevamo giocato fino a quel momento. Le relazioni, i personaggi, prendono una piega del tutto diversa ascoltando questa rivelazione.

L’Ispettore Cross, a questo punto, può iniziare a seguire la falsa pista o meno, dipende da chi ha vinto il tiro iniziale: se troverà il depistaggio abbastanza divertente (e non fate sconti! Pretendete tanto dai vostri compagni!) allora Lady Margaret si sarà salvata, altrimenti l’Ispettore non avrà mollato la presa.

Nella nostra partita questo primo depistaggio ne ha generati altri sulla medesima falsariga. E’ stato interessante seguire il dipanarsi di questo filo. Di fatto il povero Cross è stato portato in giro in un’investigazione parallela, scoprendo sempre nuovi dettagli sconcertanti sulla vita sessuale del povero Lord Rufus (e indovinate chi giocava il povero Lord Rufus… esatto) ma senza mai arrivare a nulla.

La pista non si basava sulle Relazioni che danno il via al gioco, sono le vere e proprie pietre angolari su cui si costruisce tutto, e quindi portava al nulla. Si scoprivano nuovi dettagli, ma nessuno portava ad un reale movente per l’omicidio come invece succede con le Investigazioni riuscite.

Un Depistaggio non può essere costruito su una Relazione perché deve essere non attinente all’Investigazione e l’Investigazione parte e si fonda sulle relazioni. Quando ci allontaniamo dall’Investigazione ci allontaniamo dalle Relazioni e la pista costruita sul nulla crollerà come un castello di sabbia. Sarà facile vederlo: una volta riafferrata la pista (ovvero dopo essere riuscito a scansare qualche Depistaggio) questa risulterà immediatamente “migliore”, più coinvolgente per tutti al tavolo, una scusa enormemente più valida per arrivare all’omicidio.
Il Depistaggio non è quindi soltanto un “di più”, ma una parte fondamentale del gioco, che fa risaltare le reali motivazioni (e il loro orrore) dei personaggi.
Nel frattempo ci siamo inoltre divertiti con un po’ di sano roleplaying e qualche sparata over the top 😉

Salutiamo Lady Margaret, è stato un piacere.
Il piacere è tutto suo, giovanotto! Vieni, Mr. Fusspot, andiamocene che qui l’aria sa di borghesume stantio…

Pubblicato da matteosuppo

Giocatore appassionato, game designer fallito, vive una vita modesta in provincia di Torino. Si definisce un dirty hippy indie gamer, ha scritto un articolo su Riflessioni Appassionate (INC10): http://www.narrattiva.it/index.cfm?action=showItem&pID=22 I giochi cui gioca non si fermano alla decisamente poco popolosa offerta di questo sito ma comprendono anche Montsegur, Shooting the Moon, Breaking the Ice, Solar System e una valanga di altri.

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Un commento su “Il gusto del delitto – Depistaggi”

  1. TomStardust Vai al profilo 16 Dicembre 2010 – 10:23

    E’ un gioco che mi ispira, soprattutto per come si svolge e per come viene “costruita” la trama. Penso potrebbe essere un buon titolo da giocare anche con giocatori alle prime armi a cui però non manca la voglia di interpretare.

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