Un blog su AD&D seconda edizione

Segnalo un blog interessante su Advanced Dungeons & Dragons:

[…] un blog per celebrare i fasti di ciò che era il vero Dungeons & Dragons, prima che le edizioni successive minassero e compromettessero per sempre la bellezza del gioco di ruolo fantasy più conosciuto al mondo. E’ per chi ignora quella che è stata la storia e l’evoluzione del loro GDR. E per suggerire che forse, il Dungeons & Dragons davvero anacronistico è quello in circolazione sugli scaffali oggi.

Link: http://addsecondaedizione.blogspot.com/

Pubblicato da Matteo

Collezionista di giochi di ruolo fantasy del passato. Amante dei gdr fantasy complessi, Powers & Perils, Rolemaster, Chivalry & Sorcery.

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18 commenti su “Un blog su AD&D seconda edizione”

  1. Fabry Vai al profilo 7 Ottobre 2009 – 13:22

    Blog interessante che seguo da qualche settimana.
    Pur giocando alla 3.5 devo ammettere che le vecchie edizioni rimangono le migliori in termini di regole,ambientazioni e varietà di gioco.
    Però credo anche che questa mia affermazine nasca dal fatto di aver conosciuto questi giochi a 15 anni (D&D e AD&D 2nd edition) e quindi legati anche alla componente “malinconica” della giovinezza.
    Probabilmente un ragazzino di adesso che inizia a giocare alla quarta edizione (a mio modesto parere un gioco per pc trasposto su carta…) fra vent’anni quando uscira l’ottava edizione parlerà solo bene della quarta…

    1. Matteo 7 Ottobre 2009 – 13:47

      è vero la componente malinconica esiste, non si può negarlo.

      Ciascuno si affeziona al gioco che prova per primo.

      Tuttavia in me questa componente è mitigata, tant’è vero che mi sto apprestando a leggere i manuali di “advanced dungeons & dragons” (cioè la prima edizione di ad&d), per capire se fossero migliori sotto certi aspetti alla 2nd edition.

      Insomma non ho pregiudizi e non ragiono in maniera aprioristica, precludendomi nuove scoperte.

      sono anche consapevole che esistono gdr migliori di ad&d sotto taluni aspetti, naturalmente.

      1. Fabry Vai al profilo 7 Ottobre 2009 – 14:03

        Della prima eidzione possiedo il players handbook, la dungeon masters guide, Dungeoneer survival guide e l’ambientazione Dragonlance, purtroppo non li ho mai letti ma da quello che ho potuto “sentire” è che AD&D non era per nulla equilibrato e limitato… (ma occhio parlo per sentito dire qundi aspetto delucidazioni)

        1. Llukas Vai al profilo 9 Ottobre 2009 – 18:34

          infatti ad&d non era equilibrato. basti pensare allo strapotere dei magicanti vari sui combattenti. tuttavia trovo che l’equilibrio forzato fra le classi sia un effetto ancor peggiore.

  2. TomStardust Vai al profilo 7 Ottobre 2009 – 14:17

    La seconda è l’edizione di D&D che conosco meglio, e sono totalmente d’accordo sul fatto che sia una delle più belle. Non ho esperienze con la prima, ma c’è da considerare comunque che molto dipende anche dal Master.

    1. Fabry Vai al profilo 7 Ottobre 2009 – 14:30

      Son d’accordo con te per quanto riguarda la bravura del master.
      Comunque tienimi aggiornato quando leggerai i manuali e auspico in una critica costruttiva sulle differenze tra la prima e la seconda edizione.

      1. MasterVaiani Vai al profilo 8 Ottobre 2009 – 12:37

        AD&D forever….
        Sono il master di TomStardust e sono completamente d’accordo con voi.
        Il master è importante, ma solo in queste vecchie edizioni, proprio perchè via via che le regole aumentano, resta sempre meno spazio di manovra per il narratore.
        Colui che invece è bravo nell’interpretare le regole riesce a dare più spazio alla fantasia dei giocatori.
        Basta pensare alla quarta o quinta edizione…
        Qualsiasi cosa venga in mente al giocatore, c’è una regola che obbliga il Master a dire “si” o “no”, a prescindere dal “come” il giocatore vuole realizzare la sua idea.
        Questo tarpa le ali al gioco di ruolo, così come nato e sviluppato.

  3. Blademancer Vai al profilo 7 Ottobre 2009 – 14:46

    Soprattutto perchè paradossalmente un sistema che contiene meno regole per tutte le evenienze risulta più difficile per un master, dovendo più spesso ricorrere al suo intervento.

    Io quoto AD&D 2nd Edition soprattutto perchè rispetto a terza e quarta cambia anche il mood.

    C’è troppa politica di marketing alla base. è come i film di adesso, manca il sentimento, adesso tutto è imperniato sugli effetti speciali.

  4. Ale Vai al profilo 7 Ottobre 2009 – 15:10

    Ciò che dice Tom è vero, il buon senso del Master la fa da padrone in qualunque edizione.
    Tuttavia, avendo giocato per più di 10 anni alla 2nd, capisco cosa intendete quando parlate di mood…
    Attualmente gioco alla 3.5, che non è una cattiva edizione, ma… ma… non ha la stessa atmosfera della 2nd. E a dirla tutta, pur nel lodevole tentativo di uniformare il sistema di gioco con il d20 system, non ha prodotto un sistema di regole più semplice di quello della 2nd… anzi…

  5. Meblan Vai al profilo 17 Febbraio 2010 – 16:11

    Ho giocato dal 1986 al 1992 a D&D base (per chi c’era a quell’epoca) vi ricordate le belle scatole rosse del basic, blue dell’expert e perfino quella d’oro dell’immortal? poi sono passato per una breve esperienza alla 1° Edizione per poi dal 1996 in poi giocare ed arbitrare sempre alla 2° ed. La terza l’ho solo giocata dal 2005 in poi. Avendo quindi maturato una notovele esperienza posso dirvi che l’effetto malinconia per la prima giovinezza e il primo magico contatto con i GDR certamente c’è ed è collegata alla versione base. Da un punto di vista tecnico devo riconoscere che la 3.5 è davvero migliore per realismo, e possibilità di creare un PG come realmente si preferisce, con attributi molto personali e realistici. Concordo tuttavia con quanti affermano che l’estremo tecnicismo del regolamento toglie fascino e magia a tutto il contesto narrativo, perchè ricordimo che in fondo D&D deve restare secondo me un gioco di ruolo cioè: di interpretazione di personaggi che intereagiscono tra loro e con un master dotato, se possibile, di molta fantasia e capacità di far divertire e non solo di applicare regole.
    Ciao a tutti da un vecchio Master e PG.

  6. Milledemoni 28 Giugno 2010 – 02:25

    Personalmente ho provato tutte le edizioni di dnd compresa la 4° e devo ammettere una cosa: la prima alla fine rimane quella che preferisco. Il motivo sta nel fatto che andando avanti negli anni dnd ha cercato (giustamente) sempre più realismo e fino all’avvento del 2000, per mia esperienza, la cosa stava bene ai più. Con l’avvento della 3.0 ci siamo divertiti all’inizio ma subito il campo venne minato da un sistema di regole per nulla chiare e anzi contraddittorie ma sopratutto ci ha disgustato la spudorata “commercialità” a cui si era abbassato dnd. Manuali praticamente inutili con “talenti” presi da quelli precedenti e classi “filler” (messe lì solo per prendere spazio). La 3.5 era solo una revisione di molte delle fesserie ma sostanzialmente era la stessa cosa. Con la 4.0 ci siamo ritrovati abbastanza bene, complice del fatto la meccanica da MMORPG (sostanzialmente i giochi di ruolo online per chi non lo sapesse) che in questo periodo vanno per la maggiore. Tutto questo però ci ha riportato a quando fare una scheda ci prendeva meno di un paio di minuti, a che la caratterizzazione dei pg era una cosa decisamente di puro roleplay e che se desideravamo davvero una marcia in più con poteri strani e stravaganti, il master poteva CON MENO FATICA accontentare tutti senza stravolgere il gioco.
    Alla fine tutto è soggettivo e spesso dipende dalla esperienza personale l’accettare più o meno una cosa nuova o ritornare sulle vecchie.
    Mi trovo quindi daccordissimo con meblan^^
    Nota: tutto quello che ho scritto è basato su discussioni anche parecchio accese tra i vari sostenitori di tutte le edizioni e di altri gdr.

  7. john warlock 4 Ottobre 2010 – 22:49

    io sto ancora giocando alla seconda edizione di AD&D,ho giocato alla prima edizione di D&D,non ho mai avuto occasione di giocare con le altre successive edizioni di D&D,ma non disdegnerei l’eventuale esperienza,anche se la seconda edizione di AD&D per me resterà per sempre la più importante nella mia vita di giocatore! intanto se mi è permesso,io vivo a fano pu e cerco eventuale nuova campagna di AD&D,o D&D se c’è dalle mie parti chi vuol creare una campagna nuova mi contatti pure [email protected] ciao ragazzi e ragazze da un vecchio quarantenne ancora sulla breccia

  8. Il vecchio halfling 6 Ottobre 2010 – 14:11

    Che bello avervi trovato, anch’io la penso come voi.
    Ho 31 anni. Ho cominciato a giocare di ruolo quando ne avevo meno di dieci con D&D “base”.
    Credo si debba ammettere che anche all’epoca il processo di commercializzazione era ad uno stadio avanzato, dopotutto il leggendario “manuale rosso” (per creare i personaggi e portarli fino al 3° livello) costituiva già la 4° edizione di Dungeons and Dragons. Infatti per poter far evolvere il prprio Pg bisognava acquistare gli altri manuali,con relativa spesa (il set expert, il companion e via dicendo, più i Gazeteer).
    Però, quant’era bello!
    Oggi, credo che semplicemente il processo commerciale sia differente, si basa su effetti speciali esasperanti ispirati a film e Gdr on line.
    La conseguenza è che la fantasia individuale e quella collettiva che si costruiva insieme durante il gioco ne viene meno. Si ha più bisogno di VEDERLA questa fantasia, con tonnellate di effetti speciali o tonnellate di statistiche, abilità e talenti che a quelli sono ispirati.
    I vecchi manuali, anche di Advanced, i supplementi e i Gazeteer per ampliare il mondo di D&D e caratterizzare i personaggi erano vere e proprie opere d’arte, di ogni regno veniva descritta la politica, la geografia, le società segrete, gli intrighi, di ogni personaggio prima di tutto il ruolo, per non parlare della complessa cosmologia e teologia. Non erano solo un mero ricettario di “bonus”.
    L’advanced è l’edizione che mi ha accompagnato per tutta l’adolescenza e lo amo da morire, vogliamo parlare di “Plane Scape”?
    Oggi con l’evoluzione dei gdr per computer troviamo manuali di D&D in cui sono scritte cose come “il colpo turbinante”, ma dico io.. fantasia non vuol dire banalità dozzinali su ogni idiozia che ci viene in mente!
    E purtroppo D&D3 ne è costellato. Tuttavia per molti aspetti non è male, per esempio il fatto che i pg possono cambiare classe.
    Io comunque amo quella fantasia fine e romantica dei vecchi sistemi, e quel rapporto umano che si creava insieme all’atmosfera delle avventure, che, anche se come dice Tom è dovuta anche al buon senso del master (o comunque dei giocatori tutti), credo si sia persa con D&D 3, per il fatto di dover instaurare prima di tutto un rapporto con la scheda e con le regole.
    Ma mi sono dilungato anche troppo, la cosa principale che volevo dire è: con altri due amici stiamo iniziando una campagna di Ad&ed 2° edizione, avremmo bisogno di almeno altri 2 giocatori. Abitiamo tutti a Roma in zone più o meno centrali, chi fosse interessato mi scriva.
    Ciao.

  9. Vault keeper 6 Ottobre 2010 – 15:15

    ciao Vecchio halfling, che bello il tuo commento.
    Tempo fa scrissi un post sul mio blog che dice quasi le identiche cose che hai espresso sul fatto della fantasia odierna( prettamente visiva) contrapposta alla fantasia dell’immaginazione del passato.

    purtroppo io risiedo a Milano ma sono certo che a Roma troverai qualcuno.
    Ti invito ad iscriverti a questo forum italiano dedicato ai GDR old-school (fondato da un mio compagno di avventure) dove esiste anche una sezione relativa alla ricerca di nuovi players:

    http://osritalia.bestphpbb3.com/

    ciao!

    1. Il vecchio halfling Vai al profilo 12 Ottobre 2010 – 17:24

      Grazie Vault keeper, ci sono andato, molto bello, discussioni ad “alti livelli”.

      1. Vault keeper 13 Ottobre 2010 – 18:33

        vecchio halfling ti ho risposto sul forum dove chiedevi di Paranoia, vai a dare un’occhiata

  10. TotpubAppow 6 Dicembre 2010 – 00:56

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