I SEMI DEL CAOS, avventure nel cupo mondo di Warhammer

Salve a tutti!

Se la sezione nel blog non è sbagliata, vorrei tenere una sorta di diario dei viaggi dei personaggi che masterizzo nel vecchio mondo(warhammer)! Ecco la descrizione di ciò che fu l’inizio!

Asavar e Filistad sono certo una strana coppia.Molti che udiranno di loro penseranno che si siano alleati alla caccia di gloria, fama, magari potere o forse solo per lenire le sofferenze del prossimo. Chi li conosce bene sa che non è così. Ciò che li accomunava di più era la loro voglia di rilasciare la loro forza bruta su chi ritenevano la meritasse( :twisted: ).
Certo, è difficile pensare che gli interessi di un iniziato a Sigmar e di un giovane ladruncolo concidano, ma chi può sapere dei fili che hanno intrecciato gli Antichi eoni addietro?

Quel che certo è che già ai loro primi passi non passavano inosservati, Filistad sempre incappucciato, schivo, e celato da un’enigmaticha maschera sul volto, così bianca a contrastara la cupa oscurità del mantello; e Asavar, devoto a Sigmar, nel suo ghigno sembra incarnare la giusta furia che il dio porta nello schiacciare i nemici dell’impero.

I primi fatti narrati sui due eroi coincidono col loro arrivo a Ubersreik, una fiorente cittadina del Reiksland; I due cercano di farsi un nome, e alla prima proposta di lavoro non si tirano indietro: eccoli ingaggiati da un tale Varn Hendrick, convinto forse più dall’aspetto minaccioso dei due e dalla garanzia che un devoto a Sigmar porta sempre con se.Hendrick si dichiara essere il servitore di Lord Aschaffenberg, un nobile locale e nuovo propietario della tenuta Grunewald, situata nei meandri della foresta del Reikwald.

Gli avventurieri sono tenuti a investigare su richesta di Lord Aschaffenberg, è convinto che qualcosa di sinistro stia accadendo dentro la tenuta, ma dovranno farlo sotto copertura per non destare sospetti.
Hendrick è ferito. Quando i nostri eroi indagano, lui fa il vago…ma poi ammette la vera natura del pericolo:alla tenuta la tensione aumenta per i nuerosi attacchi degli uominibestia.
“Quelle luride e empie bestiacce sono sempre state una minaccia, ma non le ho mai viste farsi così sfrontate!Per Sigmar, possano marcire nel dolore!”
Dopo aver accettato il lavoro, le strade dei protagonisti si divono, dettate dalla loro diversa natura, dopo essersi dati appuntamento all’indomani per lasciare la città con Hendrick e il cocchiere.

Asavar sente forte la sua devozione, e decide di invocare Sigmar per curare il braccio rotto di Hendrick. La preghiera però non smuove l’animo della divinità, forse perchè troppo impegnato nella lotta al caos o forse perch non riteneva Hendrick meritevole. Ma tutti sanno che ciò che più conta è la fede, questo basta al servitore per sentirsi sollevato.
L’iniziato si dirige al tempio locale di Sigmar, per una notte di pia devozione.
Filistad dal canto suo non sente meno vigore. Forse, se si riuscisse a vedere oltre la sua maschera, potremmo scorgere un sorriso quando si trova circondato da tanta gente, ignara del pericolo che il proprio borsello corre. Ma a noi non è dato interpretare le emozioni di quell’uomo enigmatico.
Grazie alla sua esperienza maturata nei bassifondi durante la sua giovinezza, con un solo contatto incassa la settimana di guadagno di un contadino locale. Costui avrà da piangere anche la spilletta d’argento che aveva ricevuto per la sua maggiore età, perchè Ranald ha sorriso a Filistad, voltando le spalle al duro lavoro che piega la schiena del popolano.
Ma gli dei sono capricciosi.L’intrepido ladro ha fatto letterarmente un passo più lungo della su gamba quando ha cercato di ripetersi nei quartieri alti di Ubersreik, ma pizzicato da un gruppo di perditempo locali sa cogliere l’attimo, e con l’agilità di un gatto si getta da una finestra nell’oscurità dei vicoli per non essere più visto…finchè dal buio un prete di Sigmar lo afferrae mette fine alla sua notte di scorribande.
Il mattino trova i nostri eroi di nuovo assieme al tempio. Uno in prighiera e l’altro in cella. Grazie all’intercessione di Asavar, i due possono incontrarsi liberamente con Hendrick e lasciare la città.

Il sole splende nel cielo, l’aria calda rende piacevole il transito del gruppo nella campagna del Reikswald. Filisted spavaldo si sdraia sulla sua panca nel carro, mentre Hendrick si abbandona a lunghi vaneggiamenti. Se Asavar ascoltasse o pregasse il suo dio, era impossibile da dire solo guardandolo.
Ma l’atmosfera cambia quando giungono nella tetra foresta.
L’aria è carica di mistero, ansia e quel gusto dell’ignoto che pizzica gli avventurieri, ma forse anche i grandi eroi possono essere toccati dalla paura. Che la foresta non è così tranquilla, Asavar se ne rende conto rapidamente. Impronte di zoccoli ovunque e strani fruscii nel sottobosco non fanno che aumentare la tensione. L’iniziato sente che ci sarà bisogno presto di agire nel nome di Sigmar, e tiene pronti martelli. Nervosamente, ma anche con sicurezza, chiede più volte di arrestare il carro per poter punire i nemici dell’impero.Quando i nervi sono tesi al massimo, a minare il coraggio dei nostri eroi un atto di grande empietà si para davanti ai loro occhi, e una capra corre verso di loro e prende fuoco. L’intensità della scena sconvolge lo stomaco di Hendrick, che non riesce a trattenere la colazione all’acredine che si libera dal rogo dell’ovino. Dopo attimi di allerta, il carro riparte ma alla chiara presenza di uomini bestia, Asavar decide di affrontare il problema e scende dal carro, e Filisted non perde tempo e si fa consegnare l’arco tanto caro al cocchiere.
Ecco che un gor indisciplinato si stacca dal branco e carica a testa basta l’emissario di Sigmar, cui l’urlo ferale scuote e nel cuore ne fa una breccia, nonostante la fede sia forte. Ma l’iniziato non si demoralizza e incassato il colpo stordisce il nemico ma con suo sommo rammarico è Filisted a mettere fine alla vite della blasfema bestia, mettendo davanti il senso pratico all’onore di Asavar.

Ma lui potrà presto rifarsi. Infatti proprio all’altezza della tenuta, l’imboscata degli uomini bestia ha inizio! Nonostante la pigrizia delle guardie, queste riescono ad aiutare i nostri eroi nella loro lotta disperata.
Filisted si destreggia tra un gruppo di nogor, decapitandone uno in grande stile, dopo averlo saltato con un’acrobazia e infilandgli il coltello dritto nel collo, alle spalle. Nessuna mezza capra puzzolente può competere con i trucchetti appresi nei bassifondi!
Ma una sfida di maggior peso attende Asavar l’iniziato, che si fionda contro il grosso Gor a capo dell’imboscata. Il combattimento è aspro e le cose sembrano mettersi male contro l’orrenda bestia, che fa sputare sangue al sigmarita, non mancando neanche un colpo e senza risparmiare la usa forza. Sigmar Invece sembra che non voglia dare la sua leggendaria forza al suo servo, forse ancora intimorito. Ma quando questi è sul punto di vacillare, è proprio la fede a salvarlo, si erge sul punto dello svenimento, e con una preghiera i suoi martelli si caricano di vibrante energia e fanno a pezzi il gor come budino, cervella di uoobestia ovunque. Gli uominibestia rimasti toccati dalla saggeza decidono di fuggire, e il gruppetto, senza vittime tranne un cocchiere sull’orlo dello sfinimento, può entrare nella tenuta, ignaro dei segreti che li attendono.

Pubblicato da Ileopsoas

Ciao Ragazzzi in passato ho giocato solo a DnD ma ora mi sono dato a Warhammer...ho scoperto per caso la terza edizione di WFRP ed è meravigliosa, facile da gestire e così ben supportata...non vedo l'ora di trovare un gruppo curioso che scopra questa meravigliosa (e tutta di ruolo) risorsa, in un universo fantasy intramontabile!

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