Il concetto di un personaggio NON è un background

Da poco ho cominciato a fare la guida su un Play by Forum del Solar System: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/board,82.0.html

Siamo ancora alla prima fase, alle idee sui personaggi, ma è venuta fuori una cosa interessante.

C’era da fare un brainstorming sui possibili concetti di personaggio, che giravano tutti attorno al tema dell’emarginazione di costrutti senzienti in una società fantasy.

Una delle proposte era questa:

Conan Tenebaun
Ex militare di basso rango, mai salito di grado perché troppo schietto e diretto. Conan è un buon stratega e un abile combattente. Odia profondamente i forgiati, e quasi altrettanto gli uomini.
Alla fine della guerra ha pensato bene di mettere su una piccola squadra mercenaria che si occupa principalmente di dare la caccia ai banditi, o quando capita ai forgiati. Il suo gruppo sembra essere uno dei pochi a tener testa ad una squadriglia di forgiati organizzati.
Strano a dirsi nella sua piccola combriccola il suo braccio destro è proprio un forgiato, Qwin (il caporale Qwin, come lo definisce Conan), che fu affidato anni fa alla sua squadra, quando ancora c’era la guerra, e che ne ha passate tante insieme a lui (Conan direbbe che con il culo che si è fatto persino una “testa a barattolo” merita un pò di rispetto).
Quando Conan mollò l’esercito Qwin lo seguì. Da allora forse non sono amici, ma sono stati inseparabili.
Ora, questo non è un concetto di personaggio, ma un background, inteso nel senso d&desco e vampiresco del termine. E non ci serve.
Qual è il problema? Mette troppi dettagli, mette troppi paletti, racconta una storia. Mentre a noi serve un concetto, serve una idea, serve una forma grezza. (Serve un trope).
Un militare che odia i forgiati, tranne uno di questi che è un suo soldato.
Questo è il concetto dietro a quel background. Brevissimo, chiarissimo, semplicissimo. E’ quello che serve per capire se quel personaggio ti interessa. E’ quello che serve agli altri per capire se quel personaggio interessa loro. E’ il cuore di quel personaggio.

Il resto sono parole buttate (in questa fase del gioco). I dettagli verranno dopo. L’importante è lo scheletro.

Pubblicato da matteosuppo

Giocatore appassionato, game designer fallito, vive una vita modesta in provincia di Torino. Si definisce un dirty hippy indie gamer, ha scritto un articolo su Riflessioni Appassionate (INC10): http://www.narrattiva.it/index.cfm?action=showItem&pID=22 I giochi cui gioca non si fermano alla decisamente poco popolosa offerta di questo sito ma comprendono anche Montsegur, Shooting the Moon, Breaking the Ice, Solar System e una valanga di altri.

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9 commenti su “Il concetto di un personaggio NON è un background”

  1. Dan84 13 Febbraio 2011 – 11:38

    Ottima definizione 🙂

  2. Daniele 13 Febbraio 2011 – 12:21

    “Qual è” si scrive senza appostrofo.

    Prima di pubblicare gli articoli sarebbe buona cosa farli visionare da qualcuno che conosca la grammatica.

    Al di là di questo… condivido il senso di quanto è stato scritto.

    1. matteosuppo Vai al profilo 13 Febbraio 2011 – 14:58

      Purtroppo non posso modificarlo io, su questa piattaforma. L’ho fatto dalle altri parti dove è stato postato, tuttavia.

      Grazie per la segnalazione

  3. drakken Vai al profilo 13 Febbraio 2011 – 12:25

    Concordo appieno sull’idea che un background non determina il concetto, ma non sarebbe meglio chiamare il Concetto: Carattere o Scopo?

    (chi ti sta parlando è un giocatore di D&D, che non conosce le meccaniche del Solar System)

    1. matteosuppo Vai al profilo 13 Febbraio 2011 – 12:59

      Uhm, no, perché il concetto può essere sia il carattere che lo scopo che altre cose.

      Il militare di cui sopra non ha uno scopo, per esempio, e un altro concetto di personaggio come ‘un attivista politico che ricorre al terrorismo’ non dice molto sul suo effettivo carattere.

      Parlando in termini di d&d, forse la ‘classe’ è il concetto del personaggio.

      ‘voglio fare il ranger’, ‘voglio fare il mago’. Dice già parecchio sul personaggio, in d&d.

  4. DarkUriel89 Vai al profilo 19 Maggio 2011 – 23:14

    Non conosco le meccaniche di solar system. Ma penso che sia irrilevante perchè il tuo commento tratta del gioco di ruolo di per sè, esente da vincoli regolistici di uno o l’altro sistema.
    Da scrittore non convengo su quanto dici ma da master sì, al 100%.
    Prima il concetto e che sia originale, puro, non stereotipato… altrimenti ne risulta un personaggio scadente, di seconda mano, qualcosa attorno cui non val la pena, da master, scervellarsi oltre perchè il giocatore per primo, ancor prima di iniziar a giocare, ti ha dimostrato di non volersi impegnare. Nemmeno nell’escogitazione di un’idea originale.
    Tuttavia se ad un buon concetto ci si affianca una buon racconto il tutto è ancor più degno di nota. My 2 cents

    1. matteosuppo Vai al profilo 20 Maggio 2011 – 01:14

      Non è così irrilevante, perché ogni gioco ha i suoi metodi per la creazione di personaggi e situazioni iniziali. Per esempio in Fiasco pensare a un concetto di personaggio prima di iniziare la fase di creazione è proprio sbagliato. Quindi qui sto parlando nello specifico proprio del Solar System e del perché è sbagliato fare un background alla vampiri (o peggio, un buon racconto) in questo gioco, mentre evidentemente in vampiri non è sbagliato.

      L’originalità poi è un discorso a parte, che sarebbe interessante approfondire in altra sede. Personalmente amo i cliché, i trope, i classici. L’originalità per me non è una priorità, ma forse semplicemente chiamiamo le cose con nomi diversi.

      Per me il concetto deve essere Interessante, nel senso che suscita interesse e voglia di scoprire.

      “Gigi è uno spacciatore che vuole uscire dal giro” per me è Interessante (ed è una cosa personale, naturalmente), mentre magari per qualcun altro è Noioso. Di certo non è Originale.

  5. Ravakain Vai al profilo 20 Maggio 2011 – 11:22

    Durante la mia esperienza di creatore di avventure e personaggi, il punto di partenza che ho sempre usato è quello che voi chiamate concetto. Una volta realizzato un gruppo o un personaggio che abbia una struttura sensata, passo alla scrittura del background, che a quel punto solitamente è molto più semplice da scrivere e non presenta incoerenze.

    L’originalità per me non è il fattore di qualità più importante. Un bel personaggio può anche ricalcare un cliché già visto in altri ambiti. Quelli che per me è sono fattori fondamentali sono: coerenza, giocabilità (o facilità di resa) e tridimensionalità (cioè “non piattezza”).

    Prendendo in esempio il background che hai postato ho cercato di desumere il concetto e il profilo psicologico…

    – “Conan è schietto e diretto” –> indipendentemente dagli effetti che questo comporta. Quindi non è un arrivista.

    – “Conan è un buono stratega e un abile combattente.” –> Poco utile. Inoltre un po’ incoerente o mal giustificato (era di basso rango, quindi non comandava altri, quindi non dovrebbe avere esperienza elevata in campo militare).

    – “Odia i forgiati e quasi altrettanto gli uomini.” –> Perchè? E’ uno che ha poco rispetto degli altri, oppure ha subito qualche torto? Non chiaro.

    – “Mette su una piccola squadra mercenaria” –> Perchè? Lo fa per difendere gli altri (sarebbe strano, visto che odia gli uomini)? Lo fa per tornaconto? Per diletto? Non chiaro.

    – RAPPORTO CON QWIN –> Molto fumoso. Sono insieme, ma non sono amici? Litigano? Non sono d’accordo spesso oppure Conan è distaccato così come lo è con il resto del mondo? Vedi sopra.

    Per concludere… Conan ha un concetto di base poco delineato e in alcuni casi un po’ contraddittorio. E’ chiaro come sia stato scritto di getto, senza dare tridimensionalità al personaggio. Questo non vuol dire che, con opportune modifiche sul concetto, non possa diventare un bel personaggio…

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