Sine Requie: parlando di morti

I Morti sono, semplicemente, un realtà con cui ogni abitante del mondo sopravvissuto al Giorno del Giudizio (6 Giugno 1944) deve fare i conti. Perché ogni singolo essere umano morto, dopo un tempo comunemente compreso tra diversi secondi e alcuni minuti (al massimo alcune ore, raramente pochi istanti) si rialzerà affamato della carne dei vivi.

I Morti non si stancano mai, non si fermano mai, non respirano, non bevono. Cercano solo la carne umana, raramente animale. I morti si decompongono diventando più facili da abbattere, ma molto lentamente. Un pasto di carne umana viva consente loro di bloccare la putrefazione (non di riportarla indietro però) per un periodo di tempo che dipende dallo specifico tipo di morto. Un simplex si conserva decentemente con un pasto all’anno, e impiega molto tempo a decomporsi del tutto. Un Inscius, invece, deve nutrirsi più di una volta al mese. Le condizioni ambientali, ovviamente, alterano questo tempo. I morti non invecchiano, e sono immuni a quelle quisquilie tipo veleni, tossine, malattie, caldo o freddo.

Altre capacità, invece, sembrano essere esclusive di alcune specie specifiche di morti. Questo è ad esempio valido per lo spirito di conservazione (mediamente assente) e la capacità di formulare piani più o meno complessi.

(link all’articolo originale)

Pubblicato da Lherian

Ruolo in quel di Genova, scrivo su www.gdrtales.com e sono sempre alla ricerca di giochi nuovi da provare ed inserire nella mia collezione. ;-)

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